Svizzera

Nuovo Padre nostro rinviato

I vescovi frenano: la modifica nella traduzione in francese entrerà in vigore a Pasqua 2018

  • 29 giugno 2017, 14:31
  • 8 giugno 2023, 08:31
La retromarcia per non compromettere l'ecumenismo

La retromarcia per non compromettere l'ecumenismo

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La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) ha deciso di rinviare alla Pasqua 2018 l'entrata in vigore di una modifica nella traduzione francese del Padre nostro (in programma per l'Avvento di quest'anno) e le Chiese evangeliche di espressione francese si dicono soddisfatte: meglio sentire prima il parere delle singole istituzioni religiose.

Che la preghiera universale abbia bisogno di essere ritoccata lo ritiene anche la Santa sede. In francese l'espressione "Et ne nous soumet pas à la tentation" dovrebbe diventare "Et ne nous laisse pas entrer en tentation" (Non farci cadere/entrare in tentazione).

In accordo con la Francia e altri paesi francofoni la CVS aveva deciso di introdurre il cambiamento da quest'anno. Ora la retromarcia, per non compromettere un ecumenismo che in Svizzera ha compiuto grandi passi. "In uno spirito di comunione ecumenica - scrive la CVS giovedì in un comunicato - le tre chiese nazionali svizzere potrebbero introdurre insieme la nuova versione nella loro liturgia. L'essenziale è pregare insieme!".

ATS/ludoC

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