Svizzera

Quel che resta del WEF

A Davos i leader del mondo pronti a cambiare le cose. Ma alle parole seguiranno i fatti?

  • 20 gennaio 2017, 14:38
  • 8 giugno 2023, 03:06
Dopo quattro giorni, qualcuno non ce la fa più

Dopo quattro giorni, qualcuno non ce la fa più

  • rsi

Quella di quest’anno, la 47sima edizione del WEF; non è stata di certo banale. Già il titolo (Responsabilità della classe dirigente) presupponeva incontri pieni di buone intenzioni e di speranze per il mondo. Ma non quello del capitale e della finanza. No, il mondo della gente, dei lavoratori, di coloro che dalla globalizzazione e dal libero mercato sono rimasti esclusi se non penalizzati, portando come conseguenza i voti popolari sulla Brexit, così come l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, definito qui a Davos “il presidente del lavoro”.

E di questi problemi si è in effetti parlato, in modo insistente. Le parole dei grandi del mondo non sono state infarcite di retorica. Erano parole che guardavano alla concretezza. Ora però la domanda cruciale è: ma alle parole seguiranno i fatti? Questo solo il tempo potrà dirlo. Al momento c’è molto ottimismo e anche chi solitamente guarda con occhi molto critici il mondo del capitale, come i rappresentanti delle associazioni dei lavoratori, anche loro presenti al WEF, si dice fiducioso anche perché, è stato sottolineato, certi discorsi si sono sentiti per la prima volta e le linee guida per i governi sono state messe nero su bianco. Una cosa mai vista in precedenza.

Si chiude il WEF

Si chiude quindi anche questa edizione, mentre dall’altra parte dell’Oceano si apre un nuovo capitolo della storia del mondo. Il presidente Trump è sempre stato presente al WEF con la sua ombra. Oggi giurerà e sarà a tutti gli effetti a capo della prima economia mondiale. Anche lui ha detto tante parole, che sono state riportate anche al WEF, nel bene e nel male. Ora anche lui dovrà far seguire i fatti.

La verifica se alle tante parole dette al World Economic Forum di Davos saranno seguiti i fatti, la si potrà fare solo nel 2018, al prossimo appuntamento sulle montagne grigionesi.

Marzio Minoli

Dal TG20:

RG 18.30 del 20.01.2017 Il bilancio di Doris Leuthard al microfono di Pierre Ograbek

RSI Svizzera 20.01.2017, 19:23

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