Svizzera

Ricorre l'assassino di Marie

Sarà il Tribunale federale a pronunciarsi sull'internamento a vita, confermato in secondo grado

  • 17 January 2017, 15:30
  • 8 June 2023, 01:07
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Ultima parola alla Corte suprema

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Il Tribunale federale dovrà pronunciarsi sulla condanna all'ergastolo e all'internamento a vita dell'uomo accusato d'aver ucciso una 19enne -Marie era il suo nome di battesimo e così viene ricordata- nei pressi di Payerne nel maggio del 2013. L'oggi 40enne ha infatti presentato ricorso contro la sentenza della Corte d'appello del Tribunale cantonale vodese, che il 2 settembre scorso aveva confermato la pena inflittagli in primo grado.

Nel processo d'appello, l'imputato aveva di nuovo negato d'aver agito con premeditazione e aveva sostenuto di non aver sorvegliato né molestato la ragazza prima del fatto. Il suo difensore aveva definito populista la sentenza pronunciata nel marzo del 2016 dal Tribunale della Broye per punire -parole del suo presidente- un "assassino seriale" per il quale "non serve neppure una terapia a lungo termine perché il rischio di recidiva è estremamente elevato".

Claude D. era già stato ritenuto colpevole della morte dell'ex compagna, sequestrata e stuprata nel 1998 e due anni dopo il delitto era stato punito con 20 anni di carcere.

ATS/dg

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