Era il 2005 quando la giustizia svizzera, su richiesta dell'Italia, aveva bloccato conti ticinesi per un totale di 140 milioni di dollari che si sospettava fossero legati al caso Mediatrade, ovvero per presunte sovraffatturazioni per l'acquisto di diritti televisivi.
I soldi sono stati sbloccati a 11 anni di distanza, come confermato dal Ministero pubblico della Confederazione in seguito alla recente assoluzione di presidente e vicepresidente di Mediaset da parte di una corte di Milano.
I conti ticinesi appartenevano a quattro società asiatiche, rappresentate dall'avvocato Paolo Bernasconi, alle quali il gruppo Fininvest aveva versato il denaro l'acquisto di diritti televisivi.
F.L./ATS/sf
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