L'iniziativa popolare “Per un reddito di base incondizionato” non ha avuto alcuna chance in Parlamento: dopo la sonora bocciatura del Consiglio nazionale (dove i sì sono stati solo 14), giovedì agli Stati non è nemmeno stato necessario ricorrere a una votazione: l'oggetto è infatti stato bocciato tacitamente. Il testo sarà quindi sottoposto al popolo con raccomandazione di respingerlo.
Per la maggioranza della sinistra, la proposta di modifica costituzionale ha il merito di sollevare alcuni problemi reali, ma le risposte che fornisce sono inadeguate. Per la destra, l'iniziativa è semplicemente impossibile da finanziare e dà un messaggio sbagliato.
L'iniziativa - tra i cui promotori figura anche l'ex portavoce del Consiglio federale Oswald Sigg (PS) - chiede che la Confederazione provveda all'istituzione di un reddito minimo di base per tutti, lavoratori e no, allo scopo di consentire alla popolazione tutta di condurre un'esistenza dignitosa e di partecipare alla vita pubblica. Si prevedono 2'500 mensili per gli adulti e 625 per i giovani.
Red.MM/ATS/Swing
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