Tre quarti degli studenti, in Svizzera, esercita un’attività lucrativa a fianco del percorso accademico. L’Ufficio federale di statistica ha indicato che, nel 2013, gli introiti di queste occupazioni rappresentavano in media il 40% delle risorse degli interessati. A paragone con il 2005, la quota di studenti lavoratori è calata dal 78% al 75%. La maggior parte di coloro che rinunciano a questa possibilità di guadagno aggiuntivo (72%), dichiara che il carico scolastico è troppo elevato, mentre la parte rimanente afferma di non averne bisogno.
La più grande fonte di entrate, oltre la metà, proviene comunque dalla famiglia. I sussidi, dal canto loro, incidono nella misura del 5%. Rispetto ai 28 paesi dell’Unione Europea, la percentuale di autonomia che si ricava dal lavoro è più importante, mentre risulta più bassa quella ottenuta dai sussidi.
I costi dell’istruzione sono rimasti piuttosto stabili dal 2005, passando da 1’296 franchi a 1’321 per semestre, grazie a due tendenze: da una parte l’aumento delle tasse, dall’altra la diminuzione delle spese per l’acquisto di libri e materiale.
ATS/CaL