Si è svolta martedì a Vezia l’assemblea generale 2015 dell’Associazione bancaria ticinese (ABT), che per l’occasione ha festeggiato i 25 anni dalla creazione del proprio Centro di Studi Bancari, sottolineandone l’importanza in chiave futura per formazione, ricerca e innovazione della piazza finanziaria.
Alla presenza del direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia Christian Vitta e del segretario di Stato Mauro Dell'Ambrogio, il presidente Claudio Generali ha stigmatizzato nel suo intervento la notevole drammatizzazione della situazione della piazza finanziaria ticinese, evidenziatasi durante la recente campagna politica, facendo leva sulle ansie dei cittadini.
Affrontando il tema degli accordi fiscali con l’Italia, Generali ha affermato: "Una volta confrontati con la manovra di autodichiarazione abbiamo centrato l’obiettivo, negoziando con la controparte di dimezzare, in termini pecuniari e di durata della prescrizione, le sanzioni a carico della clientela italiana - evitando che le nostre banche risultassero pesantemente discriminate rispetto alle concorrenti d’altri paesi".
Per contro, ha aggiunto, due punti rimangono insoddisfatti: la depenalizzazione degli intermediari finanziari e l’accesso al mercato transfrontaliero, ancora oggetto di discussione. Generali non ha nascosto le preoccupazioni e le sicure conseguenze negative a breve termine, ma ha sottolineato che le banche hanno già da tempo allineato le loro strategie alle mutate condizioni, soprattutto in relazione alla clientela italiana.
Red. MM
Dal Quotidiano:
Crisi della piazza finanziaria
Il Quotidiano 26.05.2015, 23:40
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