È sfociata in un decreto d’abbandono l’inchiesta sul clamoroso errore medico avvenuto, nella primavera del 2009, alla Clinica Moncucco. Durante un intervento all’addome – si ricorderà – una pinza di venti centimetri venne dimenticata nel corpo del paziente. Della sua presenza ci si accorse solo tre anni più tardi, dopo che l’uomo aveva cominciato ad avvertire forti dolori.
Il caso è stato ora archiviato, ma soltanto perché l’istituto luganese ha raggiunto un accordo con la controparte. La denuncia è stata ritirata, e di fronte a un cosiddetto reato a querela di parte (quello di lesioni colpose semplici) il procuratore pubblico Arturo Garzoni non ha potuto far altro che abbandonare il procedimento penale.
Sotto inchiesta – ricordiamo - erano finiti due chirurghi, due strumentiste e la clinica stessa. Tutti avevano negato ogni addebito. All’origine dell’errore, probabilmente, il cambio di turno tra le due donne, avvenuto a operazione in corso.
Francesco Lepori