Ticino e Grigioni

Aziz torna in Pakistan

Liberazione condizionale per l’uomo che nel 2005, a Bellinzona, uccise la moglie. Sarà rimpatriato

  • 21 luglio 2017, 19:08
  • 8 giugno 2023, 09:07
In carcere Aziz ha tenuto una condotta irreprensibile

In carcere Aziz ha tenuto una condotta irreprensibile

  • rsi

Ajmal Aziz vedrà presto aprirsi le porte del carcere. Il cittadino pakistano, condannato nel 2006 a 18 anni per l’assassinio della moglie, potrà infatti beneficiare della liberazione condizionale. Questo, tuttavia, a patto che venga organizzato direttamente il suo rientro in patria. Lo ha stabilito ieri (giovedì) il giudice dei provvedimenti coercitivi Maurizio Albisetti.

La decisione è stata presa sulla base dei preavvisi favorevoli espressi da più parti, comprese la direzione del penitenziario e la Commissione per l’esame dei condannati pericolosi. Aziz, patrocinato dall'avvocato Yasar Ravi, ha ormai scontato i due terzi della pena, e dietro le sbarre ha sempre mantenuto una condotta irreprensibile. Non sono stati quindi ravvisati ostacoli. Come detto, la sua è una libertà di cui non godrà però rimanendo in Ticino, e per la quale dovrà attendere i tempi tecnici necessari al rimpatrio.

Il 24 luglio 2005, l’allora 25enne uccise la moglie a colpi di martello, nel loro appartamento di Bellinzona. Un delitto che la Corte non esitò a definire “mostruoso”. Sullo sfondo i problemi della coppia e il timore che, in caso di divorzio, il giovane sarebbe dovuto ritornare nel suo paese

Francesco Lepori

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