Hanno suonato il campanello di casa sua, e quando l'inquilina (una 30enne disabile) si è presentata alla porta l’hanno scaraventata per terra, lanciandosi alla ricerca di oggetti di valore. È successo venerdì sera, a Bellinzona. I tre rapinatori (due rumeni e un ungherese) hanno poi tentato di darsi alla fuga. Sono saliti su un treno diretto a sud, con l’intenzione di tornare in Italia. Le guardie di confine li hanno fermati però poco più tardi, ubriachi, durante il controllo doganale alla stazione di Chiasso.
Per il terzetto è subito scattato l’arresto. Le accuse ipotizzate nei loro confronti vanno dalla rapina alla furto, dalla ricettazione alla violazione di domicilio. Il bottino, un computer e un cellulare per un valore di qualche migliaia di franchi, è stato sequestrato. Gli inquirenti dovranno ora chiarire i dettagli del colpo, che per la donna (rimasta solo leggermente ferita) avrebbe anche potuto avere conseguenze più gravi. L’inchiesta è affidata alla procuratrice capo Chiara Borelli.
Francesco Lepori
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RSI Ticino e Grigioni 01.02.2015, 19:17