Il consigliere nazionale Giovanni Merlini ha inoltrato un'interpellanza al Consiglio federale per verificare se nel corso delle indagini gli inquirenti italiani abbiano violato la sovranità elvetica. "Le intercettazioni", continua il deputato, "sarebbero state messe in atto per poter giungere all'arresto di un fiduciario".
Secondo quanto ha riferito ieri (sabato) il Corriere del Ticino, la procura di Milano avrebbe disposto, all'insaputa della magistratura elvetica, intercettazioni su utenze telefoniche ticinesi, che avrebbero poi portato a Filippo Dollfus, sospettato di essere a capo di una delle più grandi organizzazioni di riciclaggio mai scoperte in Italia.
RedMM/CSI