La richiesta di introdurre due ore di insegnamento specifico di civica al mese alle scuole medie e medio-superiori, contenuta nell’iniziativa popolare "Educhiamo i giovani alla cittadinanza" non incontra il sostegno del Consiglio di Stato per ragioni di forma (ricevibilità), di costi (vincoli finanziari previsti) e di sostanza (difficoltà di modificare le griglie e i piani di studio).
I perché sono illustrati in una presa di posizione del Governo all’indirizzo della commissione speciale scolastica del Parlamento chiamata ad occuparsi dell’iniziativa lanciata nell’aprile del 2013 e sostenuta da circa 12'000 firme. Il Governo la invita anzitutto a fare allestire una perizia giuridica esterna per chiarire la ricevibilità formale del testo che a una richiesta generica affianca soluzioni concrete.
La necessità di potenziare l’educazione alla cittadinanza è però condivisa dal Governo. Nel nuovo piano di studi delle medie avrà una sua collocazione specifica e si pensa all’elaborazione di un testo specifico sul sistema democratico svizzero.
Diem