Ticino e Grigioni

Da Locarno al clan del boss

E' nato in Ticino uno degli 11 fiancheggiatori di Messina Denaro, latitante da 23 anni. Verifiche finanziarie in corso in Svizzera

  • 4 agosto 2015, 13:49
  • 14 settembre 2023, 09:56
Giovanni Domenico Scimonelli

Giovanni Domenico Scimonelli

  • polizia di Stato

Ha pure dei risvolti in Svizzera l’inchiesta che lunedì ha permesso arrestare, tra Palermo e Trapani, 11 presunti fiancheggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro. Tra le persone finite in manette figura anche Giovanni Domenico “Mimmo” Scimonelli, nato a Locarno l’8 agosto del 1967, 48 anni fa: è accusato di essere uno dei fedelissimi della primula rossa, quello che è considerato il vero capo della mafia siciliana.

Messina Denaro è latitante da 23 anni ed è l’ultimo rappresentante della “Cosa Nostra” dei Corleonesi, quella dei Totò Riina e Bernardo Provenzano che fu la mandante delle stragi siciliane e dell’uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Scimonelli è indicato dagli inquirenti italiani quale "un uomo d’onore della famiglia mafiosa di Partanna", ci conferma martedì Maria Cristina Fatuzzo, portavoce del questore di Palermo. E attualmente, aggiunge, “sono in corso verifiche di natura finanziaria presso alcuni istituti di credito svizzeri, dove si ritiene plausibile che alcuni indagati possano aver distratto somme di denaro finalizzate al sostentamento economico” di Messina Denaro.

“Mimmo”, che il Mattino di Sicilia oggi definisce un “rampante imprenditore”, è proprietario di due supermercati Despar nel trapanese. “Dopo le riunioni clandestine cambiava abito e volava nel Nord Italia, a Milano, o nella natia Svizzera, dove si dedicava a coltivare business e guadagni”, svela il Corriere della Sera. Altre informazioni sulla pista svizzera, per ora, "sono coperte dal segreto istruttorio", ci dice infine Maria Cristina Fatuzzo.

Joe Pieracci


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