Ticino e Grigioni

Ebola: “si è perso tempo”

Lo dichiara, in un’intervista, il direttore dell'IRB Antonio Lanzavecchia

  • 30 settembre 2014, 12:49
  • 6 giugno 2023, 23:15
"L'industria farmaceutica vuole prodotti che si vendono"

"L'industria farmaceutica vuole prodotti che si vendono"

  • ©Tipress

“L'IRB aveva già sviluppato cinque anni fa - primo al mondo - un metodo per isolare gli anticorpi dei pazienti che sono guariti dall'ebola. Con questi anticorpi si può sviluppare un vaccino o un medicamento”. La dichiarazione è di Antonio Lanzavecchia, direttore dell'Istituto di ricerca in biomedicine (IRB) di Bellinzona, ed è riportata in un’intervista pubblicata martedì dal Blick.

“L’ebola non era però un tema di scottante attualità. – ha inoltre dichiarato il ricercatore - Non c'erano né i soldi, né l'interesse per un'ulteriore ricerca. L'industria farmaceutica vuole prodotti che si vendono. Il progetto è quindi finito in un cassetto”.

Ora è in corso lo sviluppo del vaccino, che secondo Lanzavecchia potrebbe essere impiegabile in meno di un anno.

ATS/SP

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