Si fanno sempre più chiari i contorni dell’inchiesta che lunedì ha portato in carcere un funzionario della Julius Baer di Lugano. Il consulente, autodenunciatosi alla magistratura, ha creato un danno di circa un milione di franchi.
Le malversazioni sono state compiute nel tentativo di nascondere le perdite accumulate sui conti di alcuni parenti. Tutta colpa di una serie di operazioni di borsa andate male. Per non doverlo dire ai suoi famigliari, il 39enne italiano aveva deciso di coprire il buco attingendo ai depositi di altri clienti (si parla di cinque o sei).
L’uomo deve rispondere ora di truffa, appropriazione indebita, amministrazione infedele aggravata e falsità in documenti. Mercoledì il giudice dei provvedimenti coercitivi Maurizio Albisetti ha ordinato la sua carcerazione preventiva. Intanto l’inchiesta, coordinata dalla procuratrice Raffaella Rigamonti, prosegue. Nei prossimi giorni sono previsti nuovi interrogatori.
Francesco Lepori
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