Ticino e Grigioni

Il ritorno del marmo di Arzo

Un ex dipendente delle cave vorrebbe riavviare l’attività estrattiva del “Macchiavecchia”

  • 20 February 2017, 08:46
  • 8 June 2023, 02:24
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Una nuova vita per il "Rosso"

Una nuova vita per il "Rosso"

  • ©Ti-Press

Le cave di Arzo tornano a rivivere, e non solo grazie al progetto di riqualifica didattica e culturale del vecchio sito estrattivo (vedi correlati). È infatti notizia di oggi, lunedì, l’intenzione di Dario Emilio Giovanola, ex dipendente dell’azienda Rossi, l’ultima attiva in loco, di rilanciare anche l’estrazione del pregiato marmo Macchiavecchia, molto noto e utilizzato in passato in tutta Europa.

Come spiegato dal diretto interessato al Giornale del Popolo già qualche anno fa si era fatto un tentativo, poi arenatosi per la mancanza di domanda sul mercato. Ora Giovanola, con l’appena fondata MB-Cave marmo di Arzo Sagl, ha trovato una grande azienda di Domodossola che offrirebbe gli ordinativi a garanzia della partenza. Le persone inizialmente impiegate saranno due, che presto diventeranno tre, ma con l’ambizione di assumere in futuro altri dipendenti.

Da parte sua il Patriziato si adopererà per aiutare a ridurre le spese iniziali, mettendo a disposizione i macchinari fermi da anni. “Era da tanto che aspettavamo questo progetto e la ripresa delle attività” ha commentato con soddisfazione il presidente patriziale Aldo Allio.

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