In cucina Ivan Manzo, chef d’esperienza, originario di Caserta e brianzolo d'adozione. Con lui, in sala, il maître Massimo Sestito. Gli altri impiegati del ristorante - cinque apprendisti cuochi e quattro camerieri - sono tutti detenuti. Alcuni, come Sahid, hanno ancora lunghe pene da espiare, ma come tirocinanti della sezione carceraria dell’Istituto alberghiero Paolo Frisi potrebbero, un domani, reintegrarsi per davvero nella società, grazie al nuovo lavoro.
Red. MM