Ticino e Grigioni

"Invitiamo Savoia al dialogo"

Massimo Collura, coordinatore luganese dei Verdi dimissionario, spiega la lettera inviata dai dissidenti al comitato di partito

  • 22 May 2015, 12:27
  • 7 June 2023, 06:50
  • ELEZIONI FEDERALI 2015
L'assemblea straordinaria dei Verdi ticinesi dello scorso gennaio

L'assemblea straordinaria dei Verdi ticinesi dello scorso gennaio

  • © Ti-Press

"Non è una lettera di rottura, vuol essere un tentativo di ritrovare il dialogo per affrontare le Federali di ottobre con un altro spirito, riportando un discorso più verde alla base di tutto quello che è la nostra attività".

Così Massimo Collura, coordinatore del luganese dei Verdi, ora dimissionario, ha spiegato ai microfoni della RSI la missiva inviata da un gruppo di 18 dissidenti al comitato di partito, nella quale si chiede "un'ampia riflessione" sulla linea politica scelta dopo la sconfitta elettorale alle recenti elezioni cantonali.

I dissidenti denunciano un ambiente ostile. Molti tra coloro che non condividono l'orientamento del partito e del coordinatore Sergio Savoia se ne sono già andati. Altri sono rimasti ma hanno lasciato incarichi o sono stati emarginati, scrivono i 18.

Un eventuale addio al partito non significherà però un abbandono della politica tout court: e ancora non è dato di sapere se dalla costola potrebbe nascere un secondo partito ecologista. Ma se l'attuale linea dei Verdi non subirà correzioni di rotta, secondo la minoranza, la sezione ticinese del partito dovrebbe lasciare il partito nazionale.

CSI/Red. MM

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