Ticino e Grigioni

Le banche non ci stanno

La piazza ticinese critica il rapporto che esclude la finanza dai settori sui quali puntare in futuro

  • 12 marzo 2015, 18:54
  • 16 giugno 2023, 09:11
Il salotto ticinese al meeting annuale dell'European finance association 2014

Il salotto ticinese al meeting annuale dell'European finance association 2014

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Ticino for finance non ci sta. Il gruppo di lavoro per il promovimento della piazza finanziaria ticinese - presieduto dal direttore dell'Associazione bancaria ticinese Franco Citterio - non condivide il rapporto dell'Istituto ricerche economiche (IRE) dell'Università della Svizzera italiana secondo il quale le banche in futuro avranno solo un ruolo di sostegno nell'economia cantonale.

Il rapporto, pubblicato qualche giorno fa, dice che saranno quattro i settori sui quali si deve puntare: la moda, le biotecnologie, il turismo e la meccatronica. La piazza finanziaria invece crede nelle sue potenzialità, certa che ci siano ancora opportunità di sviluppo.

Opportunità che giovedì, al centro studi bancari di Vezia, Ticino for finance ha presentato sotto forma di strategia 2015. Comprende la collaborazione con il programma dell'associazione banchieri per promuovere la Svizzera come centro di eccellenza nella gestione degli attivi di clienti istituzionali.

Il prodotto Ticino verrà presentato in giro per il mondo con eventi a Londra, Montecarlo, Istanbul. Non ci sono Milano o Roma, ma l'Italia non è stata dimenticata. Semplicemente, ha spiegato Franco Citterio, il momento non è opportuno e si vogliono evitare iniziative che rischiano di causare inutili discussioni.

Diem/CSI

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