I destini del servizio pubblico radiotelevisivo in Svizzera e in Europa sono stati al centro, oggi - venerdì - della Giornata nazionale SRG SSR 2016 svoltasi nella sede radio di Besso. L'appuntamento, organizzato dalla CORSI, si è svolto a porte chiuse, presenti all'incirca 200 soci e membri delle quattro società regionali (SRG.D, RTSR, SRG.R e quella della Svizzera italiana) che compongono la Società svizzera di radiotelevisione.
La Giornata SRG SSR ha riunito all'incirca 200 persone all'auditorio Stelio Molo
In apertura, dopo le introduzioni del presidente della Cooperativa per la radiotelevisione svizzera di lingua italiana Luigi Pedrazzini e del direttore RSI Maurizio Canetta, vi è stata la presentazione di un video prodotto dalla CORSI per illustrare come sarebbe la Svizzera senza il servizio pubblico radiotelevisivo.
Cosa sarebbe la Svizzera senza servizio pubblico?
CORSI 30.09.2016, 18:00
La mattinata ha proposto uno sguardo sulla situazione a livello internazionale offerto da Ingrid Deltenre (direttrice dell'Unione europea di radiodiffusione), un dibattito generale al quale hanno partecipato anche gli studenti dell'USI e un faccia a faccia tra Roger de Weck e Sergio Ermotti. Il CEO di UBS si è fatto interprete delle domande e delle attese dell'economia, alle quali ha risposto il direttore generale SRG SSR.
Il presidente CORSI Luigi Pedrazzini e il direttore RSI Maurizio Canetta
Il pomeriggio si è invece concentrato sul recente rapporto del Consiglio federale sul servizio pubblico radiotelevisivo (è stato presentato dal direttore dell'Ufficio federale delle comunicazioni Philipp Metzger, mentre la posizione della SRG SSR è stata spiegata dalla direttrice della RTR Ladina Heimgartner) e un confronto conclusivo incentrato sulle prossime sfide che attendono l'ente radiotelevisivo elvetico presieduto da Viktor Baumeler che ha chiuso i lavori.
Diem