L’inchiesta sulla tragedia di Lodrino prosegue senza sosta. Venerdì la magistratura ha contattato i vertici dell’esercito, a cui appartiene l’aeroporto, chiedendo quali siano le procedure di emergenza previste in casi come quello che giovedì è costato la vita al motociclista di Claro.
Gl’inquirenti vogliono capire come sia stato possibile che il 20enne, dopo essere entrato sulla pista, abbia trovato la morte scontrandosi con una vettura della ditta addetta alla manutenzione dell’area. Le autorità militari dovranno fornire i piani dell’aeroporto e, come detto, i documenti legati alle misure di sicurezza.
Intanto emergono nuovi dettagli sulla dinamica dell’incidente, che l’altro centauro presente è riuscito ad evitare. L’amico del 20enne, rimasto staccato, ha potuto frenare in tempo. Il giovane rischia comunque una condanna per infrazione alla legge sulla circolazione stradale. Viaggiava infatti a una velocità di circa 150 chilometri orari.
Francesco Lepori