Ticino e Grigioni

Lugano è "too big to fail"

Bertoli: "Rischio crisi sistemica, ma ragionamento sul moltiplicatore inevitabile". Dicastero finanze e DFE analizzeranno i grossi contribuenti

  • 21 novembre 2014, 16:35
  • 7 giugno 2023, 01:26
Michele Foletti, Marco Borradori e Manuele Bertoli

Michele Foletti, Marco Borradori e Manuele Bertoli

  • ©Ti-Press

“Un ragionamento sull’aumento del moltiplicatore, sull’introduzione di una tassa sul sacco o sulla vendita di beni è inevitabile”. Manuele Bertoli torna così venerdì sulla tavola rotonda anticrisi tra il Municipio di Lugano ed il Consiglio di Stato di mercoledì a Palazzo delle Orsoline.

“Lugano ha una dimensione tale che le sue difficoltà finanziarie potrebbero avere un effetto sistemico su tutto il Cantone. D’altra parte però la legge prevede la parità di trattamento. Se chiedi un aiuto speciale devi quantomeno prima dimostrare di avere intrapreso tutta una serie di misure che sono di tua competenza, al Cantone ma soprattutto agli altri Comuni", aggiunge il direttore del DECS. Lugano è insomma “too big to fail”, ma “è chiaro che le regole devono valere per tutti”, prosegue Bertoli.

La questione di un ulteriore aumento delle tasse è aperta. Il sindaco Marco Borradori ha però dichiarato di ritenerlo “politicamente improponibile, dopo che si è già passati dal 70 all’80%”. Anche il capodicastero Michele Foletti è contrario: “La struttura dei contribuenti di Lugano è più fragile rispetto a quella del Cantone, rischieremmo di perdere importanti contribuenti”.

Nelle prossime settimane il Dicastero finanze, in collaborazione con il DFE di Laura Sadis, analizzerà la struttura dei grossi contribuenti luganesi per capire quanto potrebbero essere fedeli. Ad esempio controllando i loro spostamenti negli ultimi anni e verificando se hanno proprietà altrove.

Joe Pieracci

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