Ticino e Grigioni

"Minacce perché provocava"

La difesa del marito a processo per violenza e minacce chiede una pena massima di 15 mesi

  • 29 luglio 2014, 12:54
  • 6 giugno 2023, 20:58
La sentenza è prevista per martedì pomeriggio

La sentenza è prevista per martedì pomeriggio

  • © Ti-Press

"Le minacce erano in parte indotte dalle provocazioni della moglie". Anche con questa motivazione, la difesa del 33enne kosovaro a processo da lunedì davanti alla Corte delle Assise correzionali, perché accusato di aver picchiato, intimorito e tentato di sequestrare la consorte, si è battuta per 9 mesi di carcere oppure una pena massima di 15 mesi, di cui 6 sospesi con la condizionale.

La difesa del marito violento, che si trova in carcere da 5 mesi e che da fine marzo è in espiazione anticipata della pena, ha insomma invocato un'attenuante specifica. In arringa l’avvocato Lea Kaufmann ha sottolineato che il quadro non sarebbe solo nero. Da mesi la moglie non gli faceva vedere le due figlie, si è ricordato.

Ieri, lunedì, l'accusa, rappresentata dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, ha chiesto 22 mesi di carcere. La sentenza del giudice Marco Villa è prevista nel pomeriggio.

Red. MM/CSI

CSI 07.30 del 29/07/2014 Il servizio di Romina Lara

RSI New Articles 29.07.2014, 12:46

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