Una moneta virtuale targata Ticino, con lo scopo di favorire il commercio a chilometro zero. La risposta locale al bitcoin globale sta nascendo su iniziativa di Michele Fiscalini e Claudio Rossini. Il primo ha avuto l’idea di lanciare su scala regionale la criptovaluta che permette di pagare merce o servizi senza utilizzare contanti o carte di credito. Il secondo sta occupando in particolare di sviluppare la parte informatica del TiCoin che andrà ad affiancarsi alle circa 5'000 valute locali già presenti al mondo.
La nuova moneta virtuale (abbreviata TIC), attualmente esistenti su una pagina Facebook, dovrebbe fare il suo esordio a fine estate. Resta da capire se il mercato locale è pronto a fare il passo se anche il bitcoin, come modo di pagamento, complici anche le truffe di cui si è sentito a livello internazionale negli ultimi anni, al sud delle Alpi ha una diffusione limitatissima. Lo confermano ai microfoni del Quotidiano RSI i commercianti di Bellinzona e anche le FFS i cui apparecchi automatici, da circa un anno, permettono di ricaricare il proprio conto.
Diem/Quot
Dal Quotidiano:
Ticinocoin, nuova moneta virtuale
Il Quotidiano 20.02.2017, 20:00