Non è possibile vincolare e subordinare la nuova legge sugli orari di apertura dei negozi all’introduzione di un contratto collettivo di lavoro per il personale. È la conclusione, pubblicata giovedì sul Corriere del Ticino, di Gabriel Aubert, il perito incaricato dalla Commissione della gestione di stilare una perizia sulla possibilità di applicare in Ticino il modello Neuchâtel. “Per la giurisprudenza federale i cantoni non godono di alcuna competenza per proteggere gli impiegati dei negozi attraverso il regolamento degli orari di apertura”, sostiene il professore di diritto all’Università di Ginevra.
Con l’arrivo del documento e dopo quattro anni dal messaggio, riprenderanno ora le discussioni in Gran Consiglio (probabilmente già a febbraio). Le nuove norme prevedono l’apertura dei commerci per mezz’ora in più nei giorni della settimana e la chiusura alle 18.30 il sabato. PLR, maggioranza del PPD, Lega, e UDC sono favorevoli alla nuova legge; di parere opposto sono PS, minoranza PPD, Verdi e MPS. Se accettata, la sinistra potrebbe ricorrere al referendum.
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