Il 10% delle 125'000 firme raccolte in meno di due mesi per il referendum contro il raddoppio del San Gottardo proveniva dal Ticino, che con Uri è il cantone con il maggior numero di sottoscrizioni in proporzione agli abitanti (e tra i primi anche in cifre assolute). Facendo leva su questo e altri argomenti, l'Associazione "NO al raddoppio del San Gottardo" ha scritto nei giorni scorsi una lettera a tutti i candidati al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio, chiedendo loro di opporsi alla realizzazione di una seconda galleria autostradale.
Nella missiva si sottolinea la scollamento fra la posizione dei cittadini e quella della politica, in maggioranza schierata sul fronte dei favorevoli all'opera. Si evidenziano inoltre i problemi per la salute e la viabilità che il raddoppio non farebbe che acuire, in particolare nel Sottoceneri. Infine, costruire quattro corsie per usarne solo due sarebbe un controsenso finanziario.
L'esito dell'iniziativa è stato positivo: alcune decine di candidati, soprattutto dei partiti borghesi (PLR, PPD e anche qualche leghista) avrebbero telefonato rispondendo all'appello.
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