Tre ricorsi sono stati presentati al TRAM, il Tribunale amministrativo cantonale, da altrettante ditte ticinesi contro l’assegnazione a imprese italiane dei principali lavori legati alla costruzione del futuro Porto regionale del Gambarogno, che sorgerà a San Nazzaro, in zona Sass di Sciatt.
Il costo del progetto (15,5 milioni di franchi) ha influenzato la scelta delle aziende della vicina penisola poiché, a prestazioni pari con quelle locali, offrono prezzi più bassi. Il Comune ha ora tempo fino al 15 settembre per presentare i propri argomenti e osservazioni, stando a quanto riportato da laRegione nella sua edizione di venerdì.
La realizzazione dell’opera (la cui inaugurazione è prevista per la primavera del 2018) rischia quindi di subire ulteriori ritardi.
mrj