Si è aperto venerdì il processo per furto e truffa aggravata compiuti in banda e per mestiere a un 24enne implicato nel caso del "rip-deal" avvenuto a Mendrisio lo scorso 8 aprile. L’accusa ha domandato una pena di 3 anni di carcere senza condizionale.
Il giovane straniero, pur avendo partecipato alla pianificazione della truffa, era stato fermato il giorno stesso durante un controllo casuale delle Guardie di confine che hanno appurato che l’uomo era ricercato per diversi furti nella Svizzera interna. Nella sua macchina c’erano inoltre un milione e mezzo di franchi e poco meno di un milione di euro falsi.
Mentre veniva interrogato, i suoi complici, tutt'ora a piede libero, hanno comunque portato a termine la truffa facendosi consegnare dalla vittima, un cittadino germanico, 50 kg d’oro in cambio di banconote poi risultate false.
CSI/ZZ
RG 12.30 del 27.11.15: Il servizio di Daniela Giannini
RSI Ticino e Grigioni 27.11.2015, 13:32