Siti pornografici sì, pedopornografici no. È quanto emerso dagli accertamenti informatici effettuati finora sul conto del docente delle elementari di Arbedo-Castione, arrestato in giugno per presunti abusi a danni di allievi. Le verifiche della polizia non hanno ravvisato nulla di penalmente rilevante: nessuna frequentazione di pagine web con minorenni o, più in generale, vietate dalla legge.
Nel suo computer gli esperti hanno trovato inoltre migliaia di foto di alunni e di altri ragazzini legati alla parrocchia. Anche qui, niente d’illecito. Gli inquirenti considerano però sospetta la notevole quantità d’immagini custodite nel PC.
Oggi, mercoledì, il procuratore Nicola Respini ha domandato intanto una proroga di due mesi della carcerazione preventiva del docente, motivandola con i pericoli di collusione e di recidiva. Il difensore, Corrado Moretti, ha già annunciato l’intenzione di opporsi alla richiesta.
Francesco Lepori
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