Cronaca

Sanità, si guarda anche alla Lombardia

Il cantone apre a maggiori collaborazioni con le province di Varese e Como in ambito medico, tramite nuovi progetti pilota

  • 28 gennaio 2014, 11:43
  • 6 giugno 2023, 14:47
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L'ingresso dell'ospedale malcantonese di Castelrotto

  • tipress

Sono in vista accordi bilaterali in materia di sanità tra Ticino, Grigioni e Lombardia. A svelarlo ai nostri microfoni è stato la scorsa settimana il presidente della Commissione sanità della Regione, Fabio Rizzi, che li vede come l'inizio di un importante cammino transfrontaliero in tale ambito.

"La disponibilità del canton Ticino - ha detto Rizzi - è stata importante. Ha permesso di aprire all'opportunità per i cittadini della provincia di Varese, di accedere alla riabilitazione in acqua a Castelrotto. I ticinesi potrebbero similmente accedere ai servizi della neonatologia di Varese. Per quanto riguarda i Grigioni, invece, stiamo interagendo per facilitare l'accesso incrociato da Livigno all'Ospedale di Samaden e dalla Val Bregaglia all'Ospedale di Chiavenna".

Il DSS intenzionato a procedere

Anche il Direttore del DSS, Paolo Beltraminelli, conferma la volontà di procedere con questi accordi. "In generale l'ordinanza del 27 giugno 1995 sull'assicurazione malattie (OAMal) - ha precisato il consigliere di Stato - prevede la possibilità di curarsi all'estero solo in caso di urgenza. In particolare esiste urgenza se l'assicurato che soggiorna temporaneamente all'estero necessita di un trattamento medico e se il rientro in Svizzera è inappropriato. Un ricovero fuori cantone può inoltre essere preso in considerazione solo se la prestazione richiesta non è offerta in Ticino e solo se Como o Varese sono una valida alternativa per la stessa. Nel ricovero fuori cantone la priorità viene comunque data ad un ospedale in Svizzera, solo in caso di una relativa impossibilità agli ospedali oltre confine.

Il Ticino chiederà una deroga

In occasione della modifica dell'OAMal del 2009, era stata prevista per i cantoni di confine la possibilità di presentare progetti pilota, con l'accordo di uno o più assicuratori, per determinate prestazioni erogate da un numero finito di fornitori di prestazioni. Il Consiglio federale aveva fissato il limite del 31 dicembre 2012 per la presentazione di nuovi progetti, ma il Ticino intende chiedere una deroga per valutare l'efficacia di una maggiore collaborazione che potrebbe scaturire in progetti pilota con gli ospedali di Como e Varese, così da rispondere in modo soddisfacente, rapido e sostenibile dal punto di vista finanziario, alle esigenze manifestate a più livelli e in più occasioni dalla popolazione e dalla classe medica".

Beltraminelli ha confermato quindi che l'incontro con la Regione Lombardia dell'estate scorsa si inserisce proprio in questo contesto.

sdr

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