Ticino e Grigioni

"È anche colpa di Cadenazzo"

Il ministro Norman Gobbi scrive al Municipio. Il Comune non avrebbe ordinato la chiusura dei locali

  • 21 agosto 2014, 19:42
  • 6 giugno 2023, 21:49
L'osteria Ronco, uno dei locali dove si è esercitata la prostituzione

L'osteria Ronco, uno dei locali dove si è esercitata la prostituzione

  • © Ti-Press

Le decisioni lacunose del Municipio non hanno permesso di arginare la prostituzione a Cadenazzo. È quanto sostiene il Dipartimento delle istituzioni che, dopo che lo aveva fatto giovedì quello del territorio, rimanda al mittente le accuse di poca trasparenza e mancanza di strategia per quanto riguarda il problema del meretricio. "Volevamo chiarire i ruoli. Tra questi vi è quello, centrale, dell'autorità comunale", ha detto Gobbi alle Cronache della Svizzera italiana.

La situazione che perdura nel Comune, puntualizza il ministro Norman Gobbi in una lettera, è anche conseguenza di decisioni comunali. Nella risposta si rimarca com la polizia sia intervenuta più volte presso questi esercizi a luci rosse, ma anche che nei dispositivi emessi da Cadenazzo sia mancato l'ordine alla polizia di porre i sigilli agli spazi dove si svolge abusivamente la prostituzione.

Red. MM/CSI/Il Quotidiano

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