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Coralli in prognosi riservata

La barriera in Australia non dà segni di miglioramento. L'aumento delle temperature globali potrebbe aver favorito il fenomeno

  • 10 aprile 2017, 12:57
  • 6 settembre 2023, 05:13
Dove c'era il rosso ora c'è solo il bianco

Dove c'era il rosso ora c'è solo il bianco

  • Keystone

E' in corso uno "sbiancamento" senza precedenti dei coralli, fenomeno visibile almeno dalle ultime due ultime estati australi, su due terzi della Grande Barriera Corallina dell'Australia.

L'allarme giunge dagli scienziati del Centre for Excellence for Coral Reef Studies, che hanno appena completato una ricognizione sull'area della più grande struttura vivente al mondo, patrimonio mondiale Unesco, studiando 800 diverse barriere coralline lungo un arco di 8'000 chilometri. Lo studio mostra che il problema è esteso e che i due eventi consecutivi di sbiancamento hanno colpito un tratto di 1'500 chilometri, lasciando indenne solo una sezione di un terzo a sud.

Sul banco degli imputati per questo problema ambientale c'è l'aumento delle temperature di superficie causati dal riscaldamento globale, è avvenuto nella Grande Barriera solo quattro volte da quando si sono iniziate le rilevazioni. I coralli si sbiancano quando le temperature eccedono troppo a lungo i livelli di tolleranza, inducendo gli stessi a espellere le alghe che forniscono la maggior parte dell'energia e quindi i brillanti colori.

ANSA/sdr


RG 12.30 del 10.04.17: il servizio di Anna Valenti

RSI Tech&Scienza 10.04.2017, 14:35

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