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Dieta mediterranea in affanno

E’ in calo il numero di persone che seguono il regime basato su prodotti della terra

  • 9 luglio 2016, 09:53
  • 6 settembre 2023, 05:09
Dal 2010 è patrimonio immateriale dell’umanità

Dal 2010 è patrimonio immateriale dell’umanità

  • reuters

La dieta mediterranea perde terreno. Lo hanno costatato una trentina di esperti riuniti a Milano dalla fondazione internazionale che si batte per la sua diffusione. In Spagna solo il 15% della popolazione segue questo regime alimentare in modo continuo. In Grecia il consumo di prodotti che si possono definire mediterranei è calato del 70% rispetto agli anni ’80. Una tendenza analoga si riscontra in Italia e Portogallo.

I motivi del disinteresse sono la globalizzazione delle abitudini alimentari, indotta soprattutto dal turismo. Lungo le coste si assiste al dilagare della nutrizione veloce (fast food) che ha come conseguenza un aumento del consumo di carne, di suoi derivati, di prodotti a base di latte, di farine raffinate. Nelle regioni rurali, nelle campagne, la gente predilige ancora legumi, frutta, cereali, olio vergine d’oliva mangiando raramente carne, uova, pesce.

Questo mutamento ha conseguenze a lungo termine sulla salute: sono infatti in aumento l’obesità, le malattie cardiovascolari, il diabete e i tumori proprio nelle aree dove la dieta mediterranea viene progressivamente dimenticata.

ats/mas

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