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Il rebus dei sismi vulcanici

Il terremoti come quello avvenuto a Ischia sono più rari e difficili da studiare rispetto a quelli tettonici

  • 22 agosto 2017, 14:37
  • 8 giugno 2023, 10:04
L'ipocentro difficilemente è situato ad una profondità superiore ai cinque chilometri

L'ipocentro difficilemente è situato ad una profondità superiore ai cinque chilometri

  • ANSA

I rari terremoti che si sviluppano sotto i vulcani, come quello avvenuto a Ischia, sono più difficili da studiare rispetto ai sismi tettonici, decisamente più numerosi e molto più noti.

"Una caratteristica è quella di essere molto più superficiali, al punto da superare molto difficilmente la profondità di cinque chilometri - ha detto il sismologo Gianluca Valensise, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanolgia - e accade perché, al di sotto di quella soglia, la crosta diventa troppo calda per generare una rottura”.

Inoltre, data la loro scarsa profondità sono percepiti con maggiore intensità. I primi calcoli segnalavano, infatti, una magnitudo 3.6, valore che non trovava però riscontro con le testimonianze e che è stato rivisto a 4.0, lasciando pensare a un iniziale sbaglio nella valutazione.

Non c'è stato in realtà nessun errore, ma solo la grande difficoltà di dover analizzare un sisma appartenente a uno dei tipi più rari e anomali e dal fatto che i primi sismografi a registrare l'evento siano distanti alcuni chilometri, richiedendo un'analisi più complessa.

ANSA/AnP

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