Pechino dice "no" a Justin Bieber. Il divieto non è formale, ma è solo la risposta dell'agenzia comunale per la cultura alla domanda di un fan del cantante canadese, il quale aveva chiesto (via web) perché non ci fossero degli altri concerti in Cina, dopo quelli del 2013 tenuti, oltre che nella capitale, anche a Shanghai e Dalian. "L'ultima volta le sue parole e azioni avevano provocato delusione nel pubblico", hanno precisato le autorità, che però non hanno spiegato la cosa nei dettagli.
La decisione è stata presa a causa del suo "cattivo comportamento" avuto in passato e nell'interesse "degli standard imposti, dell'ordine e della necessità di fare pulizia" sulle esibizioni artistiche domestiche. Il diretto interessato, comunque, non ha ancora commentato le affermazioni.
L'accoglienza dei portali online sul concerto di Bieber nel 2013
L'artista, quando si era esibito all'epoca,
si era tolto la maglietta sul palco e aveva girato a petto nudo per le strade della metropoli. La Divisione della municipalità, tuttavia, lascia uno spiraglio di speranza: "Speriamo che continui a migliorare, crescendo, e che diventi un cantante realmente amato dal pubblico"; certo è che tra settembre e ottobre il suo "Purpose World Tour" farà tappa a Tokyo, Singapore e Hong Kong.
Ansa/px
Per saperne di più:
- la risposta ufficiale del Beijing Municipal Bureau of Culture
Pechino, botta e risposta tra fan e autorità (tradotto con Google)