Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Polonia il fermo di Roman Polanski, il regista 81enne che per volontà di Washington era già stato trattenuto in Svizzera per diversi mesi nel 2009. Il cineasta franco-polacco, nel paese d'origine per partecipare all'inaugurazione del Museo di storia degli ebrei di Varsavia, è stato sentito da un procuratore di Cracovia ma in seguito lasciato libero di spostarsi, dopo aver trasmesso i propri recapiti e aver garantito la sua presenza in caso di convocazione.
La giustizia statunitense non ne ha per ora chiesto l'estradizione in relazione all'accusa di abusi sessuali su una minorenne, risalente al 1977. Il reato sarebbe prescritto in Polonia e per questo la consegna di Polanski era già stata rifiutata nel 2010 (come lo fu nella Confederazione). Tuttavia, un portavoce del ministero pubblico ufficialmente non la esclude in questo caso, in virtù dell'accordo di cooperazione giudiziaria che lega i due paesi.
pon/ATS