Voceanimale

Nel luinese il “Noè ticinese”

Giancarlo Galli ha compiuto 75 anni e guarda al futuro del Rifugio animali Felici, un centro “anche un po’ svizzero”

  • 31 gennaio 2015, 10:52
  • 7 giugno 2023, 04:20
Giancarlo Galli, 75 anni compiuti e festeggiati domenica scorsa a Morcote

Giancarlo Galli, 75 anni compiuti e festeggiati domenica scorsa a Morcote

  • ©RSI

Qualcuno nelle valli luinesi, nel varesotto, lo ha definito una sorta di "moderno Noè". Si tratta del ticinese Giancarlo Galli, 75 anni compiuti e festeggiati domenica scorsa a Morcote. Festeggiati poco, in verità, perché era addolorato per la morte di un suo capriolo avvenuto poche ore prima della festa a sorpresa organizzata dagli amici. Proprio nel luinese, a Brissago valtravaglia, ha aperto 12 anni fa il suo “Rifugio degli Animali Felici”. Un vero e proprio paradiso terreste popolato di animali, di tutti gli animali. “Manca solo una giraffa", ha detto ridendo il coordinatore del centro mostrandoci tutti gli animali presenti che nutre e cura grazie alla sua pensione ed alla bontà di tante persone, in Italia ma soprattutto in Svizzera come afferma lo stesso Galli. “Una curiosità, anche volti noti dello spettacolo italiano hanno portato qui i loro animali domestici e da cortile perché sanno che al rifugio potranno ricevere attenzioni uniche”.

Qui arrivano animali abbandonati, feriti, salvati un attimo prima di essere macellati in qualche istituto specializzato o una qualche stalla, magari abusivamente. Cani, gatti, pappagalli, tortore, piccioni, oche, galli e galline, maialini vietnamiti, cinghiali, pecore, capre, volpi, cavalli, conigli, e tante altre specie hanno ormai colonizzato queste montagne e vivono insieme, in pace. Amati da un ticinese straordinario che in Italia collabora attivamente con le forze dell’ordine italiane, la magistratura, le procure e le guardie forestali.

“Manca solo una giraffa", ha detto ridendo il coordinatore del centro mostrandoci tutti gli animali presenti

“Manca solo una giraffa", ha detto ridendo il coordinatore del centro mostrandoci tutti gli animali presenti

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Galli ha conosciuto anche momenti tristi in questi 12 anni di vita sui monti, come il maledetto incendio di origine dolosa che bruciò una stalla con dentro dei caprioli, morti carbonizzati prima che lui potesse fare qualunque cosa. Un dolore che non si placa ancora oggi, con pure altri pensieri che in qualche modo preoccupano il pensionato, già funzionario doganale in Ticino. “Penso al fatto che ho questa età - dice Galli - che non so fino a quando potrò continuare con questo ritmo, con la mia valida collaboratrice Francesca, e penso pure che non sarà facile trovare chi potrà gestire tutto questo impianto”. Già, l’eredità “spirituale” di questa missione, la volontà di salvare tutti gli animali, non solo i bellissimi cavalli strappati ala malavita delle corse clandestine o dei circuiti ippici dismessi e pronti per la macellazione, è un pensiero che non lo abbandona in questo periodo. Ma è già tempo di progetti e, dopo aver ringraziato tutti i volontari, alcune arrivano dal Malcantone, Galli lancia un progetto per cui chiede di essere sostenuto anche dai ticinesi. “C’è la necessità di montare delle telecamere qui in valle, soprattutto dopo i dispetti ricevuti e dopo l’incendio, conclude, sarebbero davvero utili ma da soli non possiamo farcela. Stateci vicini, questo posto insieme all’amore per gli animali tutti, amici svizzeri, è anche un po’ vostro”.

Simone della Ripa

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RSI New Articles 31.01.2015, 09:03

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