Voceanimale

Sempre meno animali selvatici

Molteplici le cause della sparizioni di tante specie

  • 30 September 2014, 09:10
  • 2 June 2023, 14:41
Sempre di meno specie animali

Sempre di meno specie animali

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Le attività umane hanno portato, negli ultimi 40 anni, alla sparizione di circa la metà delle specie animali selvatiche. Lo rende noto il rapporto del WWF "Pianeta vivente 2014". Tra il 1970 e il 2010 l’indice Pianeta vivente , che registra l’evoluzione di 10'380 popolazioni e di 3'038 specie di mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci, è precipitato del 52%. La tendenza, sottolinea il direttore generale del WWF Marco Lambertini, non sembra facilmente reversibile anche se è ancora possibile, pur in extremis, invertire la rotta.

Le zone più colpite dalla scomparsa di specie animali sono l’America latina (-83%), seguita dalle zone pacifiche dell’Asia. A pagare di più gli animali che vivono nell’acqua dolce, le specie terrestri e marine hanno subito in modo meno sensibile l’invasività umana.

Le principali cause di questo declino sono da ricercare nel degrado degli habitat dovuti allo sfruttamento agricolo, all’urbanizzazione, alla deforestazione, alla caccia, alla pesca eccessiva e ai cambiamenti climatici. Le attività umane utilizzano sempre più risorse che il pianeta non è in grado di ricostituire con la rapidità con cui vengono consumate. A compromettere la possibilità di ricostituzione della "biocapacità" anche l’esplosione della popolazione mondiale.

RG 12.30 30/09/2014 Il servizio di Pierre Ograbek

RSI New Articles 30.09.2014, 14:35

"Senza sistemi naturali sani non esiste sviluppo per la società umana"

Più della metà delle specie di animali selvatici scomparse in quarant’anni, significa, per Gianfranco Bologna, direttore scientifico di WWF Italia raggiunto dal Radiogiornale "che abbiamo bisogno estremo di avere sistemi naturali sani, senza non esiste né benessere né sviluppo per le società umane".

Ma perché avere più specie selvatiche è meglio per la vita sulla terra? Chiara la risposta dello scienziato: "l’evoluzione della vita sul nostro pianeta non è casuale, avviene creandosi continuamente nell’arco del tempo e perché le condizioni a favore di questo avvenimento si verificano, quindi questa ricchezza di vita sul pianeta ci consente di avere dei cicli idrici, la rigenerazione del suolo, una composizione chimica dell’atmosfera le cui componenti sono buone per quanto riguarda la presenza della specie umana" (qui sotto l'intervista completa).

Red.MM/ATS/Swing/Radiogiornale/FrCa


RG 12.30 30/09/2014 L'intervista a Gianfranco Bologna

RSI New Articles 30.09.2014, 14:48

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