Voceanimale

L'ordinanza non convince

Protezione animali e allevatori di cani divisi sulle nuove norme di applicazione della legge

  • 30 July 2014, 18:57
  • 6 June 2023, 19:00
Con un muso così non è semplice respirare

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Le norme più rigide in materia di selezione delle razze proposte dall'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), volte a ridurre il numero di animali che presentano problemi di natura ereditaria, non piacciono.

Secondo la Protezione svizzera degli animali (PSA) non vanno abbastanza lontano. Secondo gli allevatori, in particolare quelli di cani di razza, non raggiungeranno invece l’obiettivo sperato e creeranno problemi a chi non se lo merita.

"Non chiediamo un divieto di allevare determinate razze di cane o gatto in Svizzera, ma domandiamo che tutte quelle caratteristiche che pesano sul benessere degli animali spariscano", spiega alla RSI Petra Santini, responsabile della comunicazione per la Svizzera italiana della PSA (ascolta l’intervista in fondo al testo). L’associazione chiede all’USAV di fare più di quanto già previsto, di completare quindi la lista dei sintomi condannabili e quella delle razze vietate, inserendo, ad esempio il cane Carlino (vedi sotto).

Un progetto d’ordinanza che secondo gli allevatori di cani di razza "porterà a risultati opposti a quelli che si fissa ufficialmente", ci spiega Louis Mayer, presidente dell’associazione romanda ARECR (ascolta l’audio in fondo al testo). I suoi membri (190) hanno scritto una lettera all’USAV esprimendo il proprio rammarico.

Chiedono di non essere sottomessi a questa nuova ordinanza perché "fanno già degli sforzi per migliorare la salute dei cani", ha concluso Louis Mayer.

Il testo

Il testo prevede che tutte le persone che allevano degli animali siano coscienti dei dolori che provocano crescendo degli esemplari con modifiche fisiche penalizzanti. Li obbliga quindi a effettuare controlli regolari. Inoltre, è prevista la creazione di una tabella con quattro categorie di problemi che si possono riscontrare negli animali a seconda della loro gravità.

Il Carlino: un esempio pratico

Per capire cosa intende evitare l’USAV si può utilizzare l’esempio della razza Carlino, sempre più popolare anche in Svizzera. Originaria della Cina, anche solo agli inizi del Novecento non si presentava certo come oggi, dopo secoli di accurate selezioni genetiche. Era più alto, con il muso più allungato e gli occhi meno sporgenti, tre caratteristiche fisiche che gli permettevano di respirare meglio, camminare di più e soffrire meno di malattie agli occhi. La PSA chiede quindi che anche questa razza venga tutelata come è stato fatto ad esempio per il pastore tedesco "che oggi, dopo decine di anni di lavoro, presenta meno problemi alle anche di quanti non se ne presentassero quando andava di moda la schiena curva che noi veterinari chiamavamo “rampa di lancio dei missili”", ci ha spiegato Petra Santini.

Un Carlino oggi e un esemplare nel 1927

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  • wikipedia/Anka Friedrich

La spiegazione di Petra Santini

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Francesca Calcagno

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