“Scrittura, nevrosi e santità sono sorelle”, sostiene Ferdinando Camon, nato a Padova nel 1935. Lo accompagna l’etichetta di scrittore cattolico e contadino, due aggettivi che gli hanno sottratto più lettori di quanti non gliene abbiano procurati. Con lui, con una sua udienza Papale, assieme a altri trecento artisti, si apre questa serie di “Blu come un’arancia” dedicata alla spiritualità. Nei romanzi, il rapporto con l’Altissimo non è così spirituale come lo immaginiamo. È fatto di domande, di dispute, di sfide. È fatto di riscritture audaci, un Lazzaro che risorge dalla tomba con tocchi dal film dell’orrore, o di ammodernamenti, una ragazza drogata che si rivolge a Gesù, chiudendo la supplica con “Buon Natale, o anzi... buon compleanno”.
È fatto di punizioni che non arrivano, quando invece il catechismo dice che dovrebbero arrivare: e allora uno incomincia a dubitare.
15.12.14 Scrittura e santità
Scrittura e santità
Blu come un'arancia 15.12.2014, 18:40
16.12.14 Seggiole e trottole
Seggiole e trottole
Blu come un'arancia 16.12.2014, 18:40
17.12.14 Preghiere e Miracoli
Preghiere e Miracoli
Blu come un'arancia 17.12.2014, 18:40
18.12.14 Morire e risorgere
Morire e risorgere
Blu come un'arancia 18.12.2014, 18:40
19.12.14 Amore e terrore
Amore e terrore
Blu come un'arancia 19.12.2014, 18:40