Ci sono scrittori che il loro mondo lo inventano in un colpo solo e lo gridano al lettore. Ci sono scrittori che il loro mondo lo costruiscono a poco a poco, e lo descrivono senza proclami. Charles Ferdinand Ramuz - nato a Losanna nel 1878, morto a Pully nel 1947 - appartiene alla seconda categoria. Leggendo i suoi romanzi e i suoi racconti - quasi tutti ambientati nelle montagne del Canton Vaud, anche se lo scrittore dopo la laurea si trasferì a Parigi dove rimase più di dieci anni – scopriamo i vari tasselli del suo mondo. Che da una parte confina con Igor Stranvinsky, con cui aveva collaborato per “L’histoire du soldat”, e dall’altra confina con Louis Ferdinand Céline, che ne ammirava il modo di scrivere. Per altri il suoi romanzi erano era semplicemente “scritti male”. Ramuz aveva una cultura internazionale, e però raccontava la vita contadina, le sue fatiche e i suoi drammi: possiamo considerarlo, con parola moderna uno scrittore “glocal”, locale e globale al tempo stesso.
Questo “Blu come un’arancia”, curato da Mariarosa Mancuso con letture di Nicola Stravalaci, esplora il mondo di Ramuz dai luoghi montani ai presagi di un’apocalisse, passando per le case, la vita quotidiana, i drammi.
Tutti gli appuntamenti:
16.03.15 I luoghi
Il mondo di Ramuz (1./5)
Blu come un'arancia 16.03.2015, 19:20
17.03.15 Le case
Il mondo di Ramuz (2./5)
Blu come un'arancia 17.03.2015, 19:20
18.03.15 La vita quotidiana
Il mondo di Ramuz (3./5)
Blu come un'arancia 18.03.2015, 19:20
19.03.15 I drammi
Il mondo di Ramuz (4./5)
Blu come un'arancia 19.03.2015, 19:20
20.03.15 L’apocalsse
Il mondo di Ramuz (5./5)
Blu come un'arancia 20.03.2015, 19:20