Blu come un'arancia

Il “grande male”: parole di donne armene

di Maria Bruno

  • 27 aprile 2015, 20:20
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Da lunedì 27 a venerdì 1. maggio 2015 alle 18:20
Replica: il giorno seguente alle ore 01.30

Una ha fatto l’attrice ed è diventata famosa in Italia, una fa la cantante ed è venuta qui dall’Armenia per amore della lirica, un’altra fa l’architetto e a Beirut ha aperto un ristorante che vuole essere anche un centro di cultura, storia e memoria, un’altra ancora ha fatto l’ambasciatore, ultimo incarico in Siria, ed è figlia di un sopravvissuto. Tutte hanno un cognome in cui riecheggiano suoni che raccontano immediatamente la loro storia e quella del loro popolo, della loro terra, dei loro avi, della loro tragedia. Laura Efrikian, Narinè Giagazpanian, Arpiné Mangassarian, Laura Mirakian appartengono al “popolo dell’arca” e rappresentano a varie latitudini la diaspora armena nel mondo. Attraverso musica, canzoni della tradizione, versi, ricordi, memorie di famiglia, progetti, raccontano le loro storie di donne, cercando di andare lontano, indietro nel tempo fino a 100 anni fa, fino a quello che chiamano il “grande male”. Un’altra donna, la giurista Elena Paciotti, torna sulla questione del genocidio come questione di storia e di diritto internazionale, ricordando il lavoro svolto in tal senso dal Tribunale dei Popoli e dalla sentenza in cui ormai più di trent’anni fa per la prima volta si scrisse la parola “genocidio”.

Il “grande male”

  • Parole di donne armene (1./5)

    Blu come un'arancia 27.04.2015, 20:20

  • Parole di donne armene (2./5)

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  • Parole di donne armene (3./5)

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  • Parole di donne armene (4./5)

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