Filosofia

Mettersi in gioco

Incontro con Pier Aldo Rovatti, di Letizia Bolzani

  • 27 September 2016, 11:35
Mettersi in gioco
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Geronimo filosofia
Martedì 27 settembre 2016 alle 11:35
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Mettersi in gioco

Filosofia 27.09.2016, 13:35

Chissà se i filosofi sanno giocare, certo è che se ne avvantaggerebbero. Un pensiero giocoso ci insegnerebbe ad alleggerire la tentazione della volontà di potenza soggettiva, mettendo in discussione - in gioco appunto - proprio questa granitica “padronanza” di sé. Perché giocando si può perdere, e si può un poco anche perdersi. La pratica di alleggerimento delle pretese di verità è un compito del cosiddetto “pensiero debole”, su cui Pier Aldo Rovatti ha svolto riflessioni fondamentali. Rovatti, che è professore di Filosofia contemporanea presso l’Università di Trieste, si è formato a Milano alla scuola fenomenologica di Enzo Paci e dirige la rivista di filosofia “aut aut”.

Al tema del “Gioco” ha dedicato la lezione magistrale che ha tenuto a Modena al recente Festival Filosofia. E sul gioco, e sul mettersi in gioco, verterà la nostra intervista.

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