Filosofia

Silenzio e parola nella filosofia di Max Picard

«il saggio di Neggio», di Antonio Ria, con Jean-Luc Egger

  • 29 settembre 2015, 13:35
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GERONIMO Filosofia
Martedì 29 settembre 2015 alle 11:35
Replica sabato 02 ottobre alle 09:00

«Leggere Max Picard è un’esperienza singolare: dapprima vi è il fascino per una scrittura che avanza con la certezza dell’immediato; poi, man mano che intorno a queste penetranti intuizioni si delineano le coordinate del mondo in cui l’autore intende condurci, subentra l’ammirazione per la coerenza dell’ordine che lo regge, ma anche per la tensione contemplativa che lo anima». Così Jean-Luc Egger, giurilinguista e saggista, presenta il suo volume Dire il silenzio, sottotitolo La filosofia di Max Picard, pubblicato di recente dalla Casa editrice Il Margine, e dedicato a colui che viene da tempo definito «il saggio di Neggio», la località del Canton Ticino in cui ha vissuto e attualmente riposa.

L’incontro con Jean-Luc Egger (torinese di nascita, ma che vive e lavora Berna) si trasforma in un invito alla lettura di un pensatore rimasto per troppo tempo ai margini del dibattito filosofico. La trasmissione vuole così contribuire alla conoscenza di questo filosofo svizzero, allargando la sua conoscenza oltre la ristretta cerchia degli ammiratori. E Jean-Luc Egger presenta i cardini del pensiero di Max Picard a partire dal silenzio, senza il quale la parola, le cose e l’uomo stesso sono destinate a smarrire la propria identità. E la scoperta teoretica maggiore di Max Picard è proprio il silenzio come fenomeno originario, approfonditamente studiato dal filosofo svizzero con straordinaria sensibilità. «Il silenzio – scrive Picard – svolge l’essenziale ruolo di terreno d’incontro con l’indicibile». E viene infine sottolineata la valenza filosofica che Max Picard dà all’immagine, segno questo di grande modernità.

LETTURE DI APPRFONDIMENTO

Per approfondire queste tematiche legate al rapporto fra silenzio e parola in Picard è utile leggere altri libri di Jean-Luc Egger, come Sete di novità ed elisione del reale (Napoli 2005), Nostalgia del silenzio? (Napoli 2009), Dignità umana e silenzio (in corso di stampa). Jean-Luc Egger ha anche curato la silloge di testi di Max Picard Il rilievo delle cose (Sotto il Monte 2004) e una nuova edizione italiana de Il mondo del silenzio (Sotto il Monte 2007).

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