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I favolosi anni 60

di Mariarosa Mancuso

  • 19 novembre 2014, 12:35
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L'ultimo tedoforo Giancarlo Peris accende il braciere olimpico

  • Wikipedia

Fu l’anno delle Olimpiadi a Roma, quando ancora gli atleti non sfilavano allo stadio fotografando il pubblico con i cellulari. Fu l’anno di La dolce vita, diretto da Federico Fellini e Palma d’oro a Cannes – nacque così la parola “paparazzo”, per fotografo d’assalto, dal nome di uno dei personaggi. Fu l’anno di Catherine Spaak, che sorride dalla copertina dell’ultimo romanzo di Leonardo Colombati, intitolato appunto 1960.

Togliamo di mezzo subito il sospetto – legittimo, in questi casi – che si tratti di nostalgia: lo scrittore è nato nel 1970 (e tra i suoi libri ce n’è uno dedicato a Gianni Agnelli, e un altro a Bruce Springsteen). Non c’è nostalgia. C’è il tentativo di scrivere un Grande Romanzo Italiano – nel senso in cui gli scrittori da sempre inseguono il Grande Romanzo Americano – che tenga insieme la vita quotidiana, la cultura popolare, la politica, i complotti, il cinema, la letteratura. compito impegnativo, che Leonardo Colombati svolge con passione, serietà, gusto per il dettaglio.

L’intervista è di Mariarosa Mancuso.

I favolosi anni 60

Libri 19.11.2014, 12:35

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