Storia

1815: l’Europa a congresso

di Orazio Martinetti

  • 23 March 2015, 11:35
Congresso_di_Vienna.jpg

Il Congresso di Vienna in un dipinto di Jean-Baptiste Isabey

  • Wikipedia

GERONIMO Storia
Lunedì 23 marzo 2015 alle 11:35
Replica alle 23.33 e domenica alle 08.35

1815: l’Europa a congresso

Storia 23.03.2015, 12:35

Dopo nove mesi di raduni, conferenze, incontri riservati tra ambasciatori e delegati delle grandi potenze, nel giugno del 1815 vide la luce un’Europa ridisegnata. La lunga stagione delle guerre napoleoniche era tramontata. La vecchia aristocrazia, impaurita dalla diffusione dei princìpi della rivoluzione francese, poteva finalmente rialzare la testa e restaurare il vecchio ordine, fondato sul rispetto della gerarchia e della Chiesa. Tale “restaurazione”, tuttavia, non fu totale: il Congresso di Vienna non riportò completamente indietro le lancette della storia. Nei singoli imperi i movimenti popolari che nel frattempo erano emersi non erano più disposti a farsi imporre senza ribellarsi le condizioni dell’ “ancien régime”. Il Congresso di Vienna ebbe ripercussioni anche in Svizzera e nel giovane canton Ticino. La Confederazione ottenne tre nuovi cantoni: Ginevra, Neuchâtel e Vallese.

Ospiti dell’odierna puntata di Geronimo Storia sono Luigi Mascilli Migliorini, autore di una biografia di Metternich, e Marco Marcacci, saggista e membro della redazione dell’Archivio Storico Ticinese.

Ti potrebbe interessare