Mosè tra storia e mito

GERONIMO Storia
Lunedì 16 novembre 2015 alle 11:35
Replica domenica 22 novembre alle 08:35

Mosè tra storia e mito

Il maggiore personaggio della Bibbia Ebraica, l’Antico Testamento dei Cristiani, analizzato dal profilo storico. È l’obiettivo che diversi studiosi, archeologi e esegeti, si sono dati negli ultimi anni , non senza provocare qualche malumore negli ambienti dell’ortodossia religiosa. Mosè è in effetti legato a uno dei momenti fondatori dell’ebraismo, l’Esodo del popolo israelita dall’Egitto. Ed è un personaggio centrale anche nel Cristianesimo, riconosciuto dall’Islam. Thomas Roemer, esegeta svizzero, che occupa la cattedra di studi biblici al prestigioso Collège de France di Parigi, ci offre con “Moïse en version originale” un’analisi approfondita del grande personaggio rivelandone l’aspetto mitico. Come per l’Esodo, l’esistenza di Mosè è in realtà da considerarsi come una finzione letteraria che risponde alle necessità storiche e teologiche dell’epoca in cui sarebbero stati scritti in parte i primi testi biblici, a partire dal VII sec. a.C e in particolare dopo la distruzione di Gerusalemme da parte dei Babilonesi nel 587 a.C. Non solo: grazie a un’appassionante lavoro di archeologia testuale Roemer ci rivela l’esistenza di diversi Mosè, in quanto il testo biblico, che consideriamo a volte come unico, è di fatto stato vergato da più mani in periodi diversi. Vi sono dunque in realtà sotto il nome Mosè diverse personalità create in funzione dell’ideologia dell’epoca.