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Automi e strumenti meccanici. Quando la macchina sostituisce l'uomo

di Roberto Favaro

Carillon

I CINQUE ELEMENTI
Domenica 3 maggio 2015 alle 17:00
Replica mercoledì 6 maggio 2015 alle ore 16:00

I cinque elementi 03.05.15

  • I cinque elementi 03.05.15

    RSI New Articles 03.05.2015, 19:00

La musica senza esecutore, macchine sonanti, automi e scatole musicali, un viaggio nell’affascinante mondo degli strumenti meccanici. Partendo come di consueto da una pagina narrativa, in questo caso il bellissimo romanzo di Anna Maria Ortese intitolato Il Cardillo addolorato, e dedicato proprio a un uccellino meccanico cinguettante, Favaro ci introduce in questo fantastico mondo al confine tra robotica e cibernetica, oggetti di decoro e mobili parlanti. Risalendo alle prime sperimentazioni settecentesche, nel secolo in cui nasce la passione per gli automatismi, i carillon, gli automi umanizzati o animaleschi, il musicologo padovano ci porta a conoscere il suono organistico di orologi sonori come la Floetenuhr, attraverso le opere scritte appositamente per questo dispositivo meccanico fa Franz Joseph Haydn, da Wolfgang Amadeus Mozart, da Ludwig van Beethoven. Ma poi ancora il viaggio porta a conoscere automi umanizzati, come il suonatore di flauto o un’intera orchestra di automi impegnata in un celebre tango, o ancora le celebri boite a musique, le scatole musicali a rullo dentato produttrici di fascinosissime sonorità. Un viaggio nei margini piu’ periferici del mondo sonoro meccanizzato, con l’ascolto di una scultura sonora azionata automaticamente dal vento.