New Articles

Mbira: il piccolo-grande lamellofono d'Africa

di Marcello Sorce Keller

Mbira dzavadzimu

I CINQUE ELEMENTI
Domenica 15 marzo 2015 alle 17:00
Replica mercoledì 18 marzo 2015 alle ore 16:00

I cinque elementi 15.03.15

  • I cinque elementi 15.03.15

    RSI New Articles 15.03.2015, 18:00

La musica dell'Africa sub-sahariana è per gli europei gradevole da ascoltare anche al primo contatto. Dopo i primi minuti però, in mancanza di una reale comprensione di cosa il musicista stia tentando di fare, appare monotona e ripetitiva. Questo succede anche con quel repertorio assai particolare che fa capo allo strumento chiamato Mbira, assai diffuso nell'Africa centrale ma tipico dello Zimbabwe (Mbira è il nome più conosciuto di questo strumento noto anche con i nomi di Kalimba, Sanza, Likembe o Kasai). Il caso “Mbira” è spesso usato dagli etnomusicologi nella didattica, perché consente di presentare una musica non tanto aliena da scoraggiare gli studenti già al primo contatto (come potrebbero essere le canzoni degli indiani Navajo o degli Yanomami del Brasile) eppure, al tempo stesso, esprime un modo di concepire la musica sostanzialmente differente da quello occidentale. Diverso è il concetto di “intonazione”, “pezzo”, “brano”, “composizione” ed “esecuzione”. Se c'è una tradizione che veramente esprime la quintessenza dell'idea africana di musica, certamente questa è la tradizione della Mbira.