Il giardino di Albert

I piselli di Gregor e la nascita della genetica

di Clara Caverzasio e Marco Motta

  • 25 aprile 2015, 20:00
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IL GIARDINO DI ALBERT
Sabato 25 aprile 2015 alle 18:00
Replica domenica alle 10:35

Centocinquant’anni anni fa, per la precisione l’8 febbraio del 1865, il monaco agostiniano Gregor Johan Mendel – naturalista e matematico ceco di lingua tedesca - dava pubblica lettura alla Società per le Scienze Naturali della città dove risiedeva, Brünn (oggi Brno, nella Repubblica Ceca), dei risultati di molti anni di pazienti ricerche sugli incroci tra diverse varietà di piselli. Il saggio, intitolato Esperimenti sull’ibridazione delle piante, comunicava quelle che sarebbero diventate le “leggi di Mendel”, leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari, dando di fatto avvio alla genetica. Certo ai tempi di Mendel non si sapeva ancora niente dei cromosomi ed era radicata la convinzione che i caratteri presenti nella progenie derivassero dal mescolamento di non ben specificate "essenze". Grazie ai suoi studi quantitativi, condotti con metodo e determinazione, Mendel giunse invece alla conclusione che i caratteri ereditari fossero delle unità finite e distinte, che solo successivamente furono chiamate ‘geni’. Anche se il suo lavoro non venne lì per lì compreso e sarà riscoperto solo a inizio ‘900, è quello il momento in cui si pongono le basi per la comprensione dei meccanismi dell'ereditarietà, ed è anche la prima volta in cui la matematica viene applicata alla biologia. Dell’impresa di questo grande ma misconosciuto della scienza, Gregor Mendel, si parlerà nel Giardino di Albert di sabato 25 aprile con uno storico della biologia Federico Focher, dell’ università di Pavia; sarà anche l’occasione per gettare uno sguardo al presente, assieme a un esperto in bioscienze e biorisorse - Domenico Pignone, del Cnr di Bari – per capire come si è arrivati al miglioramento genetico delle varietà vegetali più adatte alla coltivazione.

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